
PECHINO (25 maggio 2008) - Una nuova, forte scossa sismica ha colpito questa mattina la provincia cinese del Sichuan, facendo ripiombare il paese nell'incubo del terremoto. A meno di due settimane di distanza dal sisma che ha causato 60mila morti, oggi si è avvertita una scossa di 6,4 gradi di magnitudo sulla scala Richter: qualcosa di più di una scossa di assestamento. Le persone sono subito corse in strada per il timore di nuovi crolli, che purtroppo ci sono stati: secondo le autorità cinesi, altre 70mila casa nel Sichuan, già fortemente provato dal sisma precedente, sono crollate. Ci sarebbero quattro morti, ma il numero è certamente destinato a salire, dal momento che i soccorsi devono ancora ispezionare i numerosissimi edifici caduti.
Con questo nuovo sisma, il numero dei morti in Cina a causa dei terremoti nelle ultime settimane sale a 62.664. Un numero a cui vanno aggiunti i 24mila dispersi per cui ormai si nutrono poche speranze. L'ultimo superstite è stato trovato ieri: si tratta di un'80enne che è restato 266 ore sotto le macerie, sopravvivendo miracolosamente.